Tag Archive for 'fiere'

VerdeMura 2018

Come alcuni già sapranno – la notizia è uscita sui giornali locali – la mostra mercato primaverile di Lucca ha cambiato posto: da Porta Santa Maria (zona nord-est delle mura) a Porta San Donato (parte ovest delle mura). Qui trovate il comunicato del Comune.

Devo dire la verità, a me piace di più la zona di Santa Maria, ma chissà, voglio essere aperta al cambiamento, soprattutto in un giorno come oggi: tanti auguri a tutti!

Harborea 2017

Vi ricordo la mostra mercato Harborea, a Livorno, da venerdì 13 (ore 14,30/18,30), sabato 14 (dal mattino ore 9,30) e domenica 15 ottobre presso villa Mimbelli.
L’ingresso costa 5 euro e l’abbonamento per tre giorni è particolarmente vantaggioso: 10 euro.

Se andate sul sito, alla voce informazioni, trovate tutte le indicazioni utili per arrivare; quest’anno ci sarà un parcheggio aggiuntivo davanti alla sede della fiera, muovetevi per tempo!

mostre mercato 2017

È stata aggiornata la pagina delle mostre mercato. Ne verranno aggiunte alcune locali (dintorni di Lucca) piuttosto interessanti.

Vico Pisano 2016

Questo fine settimana, da sabato 14 alle ore 9,30 fino a domenica sera, saremo a Vico Pisano alla manifestazione Castello in Fiore. L’ingresso è gratuito, il Castello merita una visita e nel programma magari trovate qualcosa di vostro interesse. Tra l’altro mi hanno detto che in piazza fanno una focaccia buonissima…

mostre mercato 2015

È stata aggiornata la pagina delle mostre mercato alle quali parteciperemo nel corso di quest’anno. Speriamo di essere in tanti e che vi piacciano le nostre piante!

E, mi raccomando, ricordate che nei fine settimana non occupati dalle fiere ci trovate in vivaio, lieti di incontrarvi. Qui i contatti e di là la strada.

aggiornamento fiere

È stata aggiornata la pagina delle mostre mercato.

a proposito di fiere

Finalmente ho aggiornato la pagina delle mostre mercato. La novità è che parteciperemo ad Harborea a Livorno, la festa dei giardini d’oltremare – una nota esotica molto persuasiva, direi. Il secondo cambiamento riguarda Murabilia e lo vedete bene dalla cartina:

i baluardi coinvolti saranno soltanto due (San Regolo e La Libertà), con la passeggiata di mura che li divide (o unisce, questo dipende dal bicchiere mezzo pieno/vuoto), il Giardino Botanico e la sortita Cairoli. Si tratta in parte di un ritorno al passato – e alla ragionevolezza: l’anno scorso siamo tutti impazziti per colpa dei quattro baluardi – e in parte di legare ciò che succede sulle mura al contesto della città – non è banale l’annessione della sortita che si trova a livello strada e facilita gli scambi sopra/sotto.
Vedremo, comunque a me già da ora sembra una cosa ganza.

ubiquità

Ma quest’anno si sono messi tutti d’accordo per fare TUTTE le fiere il 14 e 15 aprile?!

Scusate il mini-sfogo-tweet.

novità?

Ho lasciato in sospeso due argomenti, la riunione con gli organizzatori di Murabilia e VerdeMura e il libro di Liberti; cerco adesso di tirare le fila, mi preme soprattutto di essere concreta e offrire spunti di riflessione non teorici, ma ben calati nella realtà – spunti di azione, quindi, più che riflessione.

Durante la riunione – pochissimo partecipata, va detto – sono state illustrate le mostre mercato prossime venture, i cambiamenti in programma e le linee guida che si intendono seguire. Per ciò che riguarda la primavera, si mantiene inalterata la posizione: una parte di espositori sopra porta Santa Maria e l’altra sugli spalti antistanti, fino al baluardo San Martino. Dal punto di vista dei contenuti tutto rimarrà invariato, si tratterà di una fiera della vita all’aria aperta che propone non solo piante, ma arredo, oggetti, artigianato. La novità più di rilievo è nel nuovo sito già attivo da un paio di settimane: ciascun espositore avrà a disposizione una pagina da gestire in autonomia, sulla quale è possibile caricare fino a tre fotografie, in cui presentare la propria attività, le eventuali novità, i contatti e tutte le informazioni aggiuntive che si ritengono importanti e interessanti. Mi sembra una novità intelligente; in questo modo l’organizzazione delega al singolo, senza mediazioni, di presentarsi e offrire un’immagine di sé breve ma essenziale e, se ben fatta, efficace.

Murabilia, almeno nelle intenzioni, dopo un’edizione non bene a fuoco, vuole tornare ad essere un punto di riferimento per quanti si interessano di piante e di giardino. Nel 2012 verrà ridimensionata e avrà luogo sui baluardi San Regolo e La Libertà, con un piccolo ambiente espositivo sugli spalti interni delle mura lungo il tratto che unisce Porta Elisa e il sotto della Libertà (in pratica dove c’è il cancello di servizio del Giardino Botanico, oltre lo stagno), affacciandosi in questo modo anche all’esterno delle mura, attraverso la sortita pedonale verso viale Giusti – chiedo scusa per l’intricata descrizione di vie e percorsi, se guardate questa cartina risulta tutto molto chiaro.
A latere, anche fisicamente, della fiera, ci saranno eventi gratuiti sui due baluardi – San Salvatore e San Colombano – rimasti “orfani” di Murabilia. Si tratterà di eventi a ingresso libero e, a quanto ci hanno detto, a tema libero, vale a dire svincolati da Murabilia; probabilmente uno dei temi sarà la musica, ma ancora non è stato deciso come impiegare i due spazi di risulta.

A mio parere sarebbe meglio sfruttare questi spazi preziosi, sia come dimensioni che per bellezza, per iniziative legate a Murabilia; ad esempio si potrebbero illustrare le alberature delle mura, mettere dei cartellini per ogni gruppo di essenze o esemplare isolato, pubblicare sul sito dell’Opera delle Mura una mappa dettagliata con i nomi comuni e scientifici degli alberi per ogni porzione di percorso e organizzare una serata per presentare questo lavoro. Si tratta di un parco molto frequentato e amato da tutti, curato nella manutenzione e credo varrebbe la pena di dargli anche un valore educativo: è sempre pieno di bambini e spesso di scolaresche. È una gioia nelle tiepide giornate primaverili e autunnali passeggiare sotto gli alberi delle mura, magari con un taccuino (cellulare, sistema operativo mobile, fotocamera, eccetera) in mano a segnare gli alberi che man mano sfilano in parata, forse a fine gita avremo innescato un interesse in più.
Oppure si potrebbero invitare dei paesaggisti a illustrare i loro lavori, con immagini e dettaglio delle piante utilizzate; iscritti all’Adipa che presentano le loro collezioni o i viaggi di interesse botanico; oppure, ancora, dare una sterzata di carattere più scientifico e giornalistico, di impegno civile in campo ambientale, con approfondimenti ad esempio sul ciclo dei rifiuti, oppure sulla composizione dei terricci comunemente usati in floricoltura, o sui concimi, sui metodi di lotta integrata in agricoltura, sulle tecniche di potatura degli arbusti più diffusi nei nostri giardini.
Queste le prime iniziative che mi vengono in mente, ma non credo manchino gli argomenti e adesso non scarseggia nemmeno il tempo: 100 giorni a VerdeMura e 250 a Murabilia, si può ancora fare tutto!

Lo scrivo piccolo, ma lo penso grande: perché, visto il periodo economico non proprio roseo, non si porta il costo d’ingresso di tutte le più importanti mostre mercato di piante a cinque euro? [sento il sibilo di spari vicini, non crediate]

Murabilia 2011

Mi sento in dovere di scrivere questo post di riflessione anche se, a botta calda, fatico a dare un ordine a tutte le cose che mi salgono alle dita. Murabilia quest’anno è stata una fiera con qualche elemento di difficoltà: quattro baluardi occupati – cioè un percorso lunghissimo, estenuante -, una mappa piccola e poco comprensibile data ai visitatori, il baluardo delle zucche e delle associazioni relegato a una distanza improponibile, un numero insufficiente di carrelli, un unico bar, eccetera. Detto questo, è ovvio che rimane una fiera bellissima, che l’ambientazione è unica, che in tanti si sono dati da fare in maniera egregia, ma lo scossone alle fondamenta si è sentito e in tanti l’abbiamo rilevato e denunciato.

L’organizzazione di una mostra di piante insolite, rare – date il nome che preferite – presuppone l’armonizzazione di molti fattori anche distanti tra loro: ci vuole una grande forza per decidere, per sapere quando è giusto mediare o invece è meglio imporsi, per giudicare il lavoro di quanti chiedono di partecipare, per vedere, oltre alle intenzioni, il prodotto interessante o dozzinale, per stimolare i piccoli vivai a farsi un po’ più grandi o incentivare i grandi a spendersi ancora in ricerca e non adagiarsi sui risultati ottenuti, per fare abbassare la cresta a quelli che ormai si sentono importanti e fanno la voce grossa, oppure amplificare le voci sottili che arrivano dal basso e hanno bisogno di essere ascoltate. Sostanzialmente è un lavoro di grande ascolto, di scelte – anche difficili e discutibili, sempre col rischio di sbagliare – e infine di risposte estremamente concrete. Per non parlare del lavoro, immagino estenuante, di mediazione con tutti i poteri politici e corporativi che reclamano attenzione.
E’ un mestiere che presuppone sensibilità, passione, intuito, spirito di osservazione, e anche una grossa dose di “tigna”, di spirito decisionale in grado di andare oltre il singolo per la buona riuscita generale. Il rischio, a mio modo di vedere, è che questi due aspetti, ugualmente fondamentali, perdano l’equilibrio fra loro e un aspetto prenda il sopravvento.

Murabilia, da un paio di anni, si trova in questo stato di bilico: diventare più grande, offrire sempre di più, ma senza perdere le caratteristiche – di piccola fiera verace – che la rendono unica e autentica.

Vorrei citare a questo proposito ciò che dice, nel video qui sotto, Peter Zumthor del lavoro di Piet Oudolf:
Ho progettato questa struttura e chiesto al paesaggista Piet Oudolf di occuparsene e lui ha creato un lavoro meraviglioso. Non c’è stata in realtà discussione di “cosa farai” e “voglio vedere questo” o altro. Ho avuto fiducia in lui.

Così nelle fiere, è giusto che la parte politica e burocratica dia un’impronta reale e fattiva e tiri le somme, come è altrettanto fondamentale che chi si occupa di piante sia messo nella condizione fare delle scelte, e che le due parti lavorino in maniera armonica e sinergica e con una limpida fiducia reciproca per un unico fine. La Adipa, gli amatori, le zucche sono un tratto caratteristico e inconfondibile che negli anni ha permesso a Murabilia di emergere tra le fiere, stiamo attenti a non perdere le qualità per strada perché gli equilibri sono fragili e difficili da ristabilire una volta alterati.

Vorrei fosse chiaro a tutti che questo è un post da tifosa di Murabilia e si sa che i “fan” desiderano sempre il meglio per l’oggetto della loro ammirazione.

Tre giorni per il giardino – XX edizione


giovedì 28 aprile ore 14 – 18
venerdì 29, sabato 30 aprile
e domenica 1° maggio ore 10 – 18

fiere 2011

E’ stata aggiornata la pagina delle Mostre Mercato. In particolare, segnaliamo la novità di “E’ la via dell’orto” nel comune di Camaiore (LU), sabato 9 e domenica 10 aprile. Si tratta di una fiera nata l’anno scorso e organizzata con la collaborazione dell’architetto Vitaliano Biondi, l’imbattibile mattatore di “Piante e Animali perduti” di Guastalla (RE).

fiere: my two cents

Sono finite le fiere, almeno per noi, ed è un grande fardello che viene posato a terra, per la felicità di schiena e giunture. Sono alla scrivania e alla mia destra vedo l’elenco con le date man mano depennate: VerdeMura – via, Pisa – via, Belfiore – via, Parma – via, Masino – via, Orticola – via; tocchiamo terra, tutti interi, casa madre. La prima considerazione: ma che cavolo di freddo ha fatto?!, non ricordavo una primavera così maledettamente fredda da anni. La pioggia sì, quella mi piace, è fresca e rigenerante e fa le piante più belle; le campagne che abbiamo attraversato erano lussureggianti, verdissime, una messe di buone intenzioni, ma il freddo non me l’aspettavo ancora così puntuto, come un dito che ci ricaccia nell’inverno. Proprio ora che scrivo è uscito un raggio di sole, ci possiamo credere?

Tanta voglia di tornare al vivaio, che visto da lontano sembra il posto più bello del mondo. Perché secondo me il vero attaccamento si misura dall’odio che è in grado di suscitare. Perché a volte sento solo la poetica dell’entusiasmo a cottimo e non riesco a crederci fino in fondo, stento a credere che una persona il ventidue di luglio ami stare immersa nel caldo appiccicoso che fa solo sudare e venire brutti pensieri, piuttosto che tuffarsi nel mare blu o passeggiare tra gli alpeggi. Perché il vivaio è anche quello. Ma anche arrivare la mattina presto e vedere le nuove piantine spuntate, un fiore che era sfuggito al controllo quotidiano, un cliente per scambiare due chiacchiere, il gatto bianco (che a volte penso sia solo un’illusione, nessuno oltre me l’ha mai visto), le schiarite improvvise, il temporale forte sulla serra, un filo d’aria quando proprio ce n’è di bisogno, i Thalictrum spontanei del rio, etc etc. E il raggio di sole rimane dietro una coltre di nuvole e mi telefonano per una fiera a settembre, ma i mercati autunnali sono molto meno tesi delle corse primaverili. In autunno non c’è l’assillo del vivaio, c’è tutta la produzione nuova di zecca, le graminacee sono grandi e si spiegano da sole, le mie americane preferite sparano in alto i fiori, c’è Murabilia, ricomincia la scuola, si intuisce l’inverno in lontananza, nella guazza che bagna i piedi. L’autunno è dolce e conciliante tanto quanto la primavera è aspra e repentina.

Ma si parlava di fiere e io penso una cosa forse sgradevole, ma credo abbastanza vera: se le fiere vivono una crisi creativa è colpa del mancato rapporto di mutuo stimolo fra tutti gli attori in gioco – vivaisti, organizzatori, pubblico (sia privato che di addetti ai lavori), stampa specializzata. Non so se questo rapporto ci sia mai stato, ma sarebbe ora che ci fosse e fosse vitale e prepotente come un inclemente acquazzone che colpisca indistintamente tutti. E parlo di me per prima, non si pensi che la mia critica arrivi dall’alto di una posizione inattaccabile. Un esempio delle mie (ahimè) numerose negligenze, l’altro giorno ad Orticola ho venduto una (molte?) Phlomis russeliana senza cartellino e la spiegazione è facile quanto imbarazzante: io la conosco e distinguo molto bene, quindi, con la scusa della fretta, preparo un paio di cartellini e alcuni esemplari rimangono “innominati”, spesso me ne accorgo e lo aggiungo dopo, a volte invece le lascio andare libere e sconosciute. E’ giusto? Beh, è comprensibile, ma senza dubbio non è giusto e un’organizzazione serrata me lo farebbe notare. Oppure, mi sembra che l’elenco degli espositori che viene dato all’ingresso a Murabilia sia scarno, mi piacerebbe fosse spartano, ma informativo. Mi piacerebbe che ad Orticola ci fossero granate (scope) e rastrelli a disposizione per sistemare il proprio stand e appianare le buche. Vorrei più carrelli a Masino. E sono le prime stupidaggini che mi vengono in mente.

Ma la cosa che vorrei davvero è un po’ di curiosità e il coraggio – mi fa ridere tirare in ballo una parola così esagerata e sovradimensionata rispetto al tema – di scegliere qualcosa di diverso: una pianta sconosciuta, un accostamento ardito ma personale, un testacoda estetico, una frenata improvvisa davanti a tre foglie. Perché sono belle le aquilegie fiorite in primavera e i Miscanthus spigati in autunno, ma le barbe appena spuntate portano con sé il fascino della natura segreta. Ed è questo che si è un po’ perso alle mostre mercato, la quieta ricerca del segreto della natura, la bellezza che ci commuove, il tutto insieme al giusto e sacrosanto guadagno – perché, va detto, senza un margine di guadagno è difficile fare sperimentazione, si fa solo mercimonio di buoni sentimenti.

Forse si potrebbe iniziare chiedendo a ciascuno di porre in evidenza – in un apposito spazio dello stand, magari sotto alla dicitura dell’attività, sopra ad un piedistallo appositamente studiato, magari offrendo dello spazio in più gratuito (!) – da una a tre piante non fiorite ma ugualmente meritorie di attenzione.

Ok, ora potete iniziare a tirare le pietre.

Pisa in Fiore

E’ stato messo online il sito di Pisa in Fiore e la relativa lista degli espositori.

Fior di Città

Sul sito della Stazione Leopolda di Pisa è stato pubblicato il programma della manifestazione che mi sembra particolarmente ricco di spunti, soprattutto per l’impegno di unire gli appassionati, l’università , le aziende, l’orto botanico, le scuole, le associazioni e l’amministrazione pubblica in una serie di “Incontri divulgativi” e “Laboratori” nel corso dei tre giorni.

Orari di apertura:
venerdଠ9 aprile, h 16.00 – 20.00
sabato 10 aprile, h 9.00 – 23.00
domenica 11 aprile, h 11.00 – 20.00

Costi:
ingresso gratuito fino alle h 16.00 del sabato
2,00 euro fino alle h 19.00 della domenica
ingresso sempre gratuito per i più piccoli (sotto i 14 anni) e i più grandi (sopra i 65 anni).

anno nuovo, fiere nuove

Stiamo decidendo le fiere di giardinaggio alle quali parteciperemo quest’anno, a partire dal mese di marzo. A breve la pagina delle mostre mercato verrà  aggiornata con le nuove date.

primavera 2010

Mimma Pallavicini si è spesa in, immagino, un lavoro lungo e ingrato di verifica di numeri di telefono, date, indirizzi e varie corrispondenze sia web che fisiche, per regalarci un elenco davvero completo degli

Si parla quindi di mostre mercato già  consolidate, piccole fiere in centri minori animate da tanta passione e manodopera ruspante, corsi di coltivazione, congressi, associazionismo; insomma, che siano horti, Plant and Design, scambio di semi, plantarum, caccia all’uovo pasquale, plant vivaces, ce n’è per tutti i gusti e, soprattutto, ovunque voi siate.
Grazie Mimma!

Pietrasanta

Domani, domenica 20 settembre dalle 9 fino al tramonto, ci trovate a Pietrasanta. Un’occasione per vedere la bella piazza, mettere a dimora gli acquisti e per godere di qualche sporadica, preziosa fioritura invernale.