Archive for the 'tempo' Category

apertura via Pontemaggiore

Un paio di righe semplicemente per comunicare che via Pontemaggiore (dove ha sede il vivaio) ha riaperto al traffico.

via Pontemaggiore

Se frequentate la zona ve ne sarete già accorti: via Pontemaggiore – dove si trova il vivaio! – è chiusa al traffico. Il Comune di Capannori ha avviato i lavori per estendere la rete fognaria e la strada resterà inagibile per qualche tempo – sul foglio che il Comune ha affisso sulla rete c’è scritto dal 26 febbraio al 26 marzo, ma chissà.
Naturalmente per me è un disagio non indifferente, ma vorrei facilitare le persone che vogliono venire in vivaio, quindi, se avete questo desiderio, chiamatemi (349/6687289) e vi forniremo un varco!

Grazie per la pazienza e scusate l’inconveniente.

fiere di primavera

Anche se oggi qui è stata una giornata uggiosa, si comincia a sentire la primavera: più ore di luce, sole che scalda, gemme che spingono – domani è febbraio.
Vi ricordo le mostre mercato a cui partecipiamo:

“VerdeMura” a Lucca da venerdì 6 a domenica 8 aprile;
“Tre giorni per il giardino” nel parco del Castello di Masino (a Caravino, in provincia di Torino) da venerdì 4 a domenica 6 maggio;
“Orticola” a Milano, al parco Indro Montanelli da venerdì 11 a domenica 13 maggio.

Potrebbe essere aggiunto qualche evento, l’elenco sarà visibile alla pagina mostre mercato.

VerdeMura 2018

Come alcuni già sapranno – la notizia è uscita sui giornali locali – la mostra mercato primaverile di Lucca ha cambiato posto: da Porta Santa Maria (zona nord-est delle mura) a Porta San Donato (parte ovest delle mura). Qui trovate il comunicato del Comune.

Devo dire la verità, a me piace di più la zona di Santa Maria, ma chissà, voglio essere aperta al cambiamento, soprattutto in un giorno come oggi: tanti auguri a tutti!

nomi che cambiano

Ripetendo il mantra:

Scientific accuracy is important, but sometimes compromises have to be made.

(L’accuratezza scientifica è importante, ma talvolta qualche compromesso è necessario.)

appuntiamoci alcuni nomi scientifici di piante che sono/stanno cambiati/cambiando, cambieranno – questo pasticcio perché alcuni sono in mutazione già da tempo, ma incontrano qualche resistenza a essere memorizzati.

Vi rimando alla pagina di Guy L. Nesom in cui si fa una disamina dei cambiamenti nella famiglia delle Asteraceae/Compositae. Enjoy!

René Redzepi

Come ho già scritto, ho un account Instagram @ilpostodellemargherite dal 16 ottobre dell’anno scorso. Per lo più carico foto di fiori, piante, giardini – anche parecchi semi – e seguo persone che hanno gli stessi interessi: si dà e si prende, si impara e (forse) si insegna.

Per ora vi segnalo @reneredzepinoma che, come avevo già segnalato, è “una specie di animale da pascolo, scopritore di erbe, alghe, licheni e cose vegetali curiose”. Vi consiglio soprattutto le Instagram Stories, dove esce tutto il suo genuino, impetuoso, a tratti pazzo temperamento pronto a provare qualsiasi erbetta in cui incappa.

C’è tanto da ammirare in una persona così avida di esperienze e generosa nel donarle; senza filtri e con molte risate.

Platycodon

Se avete comprato Gardenia di marzo, magari avete visto che nella sezione dei lavori del mese, Cristina Zaza propone la semina dei Platycodon, con qualche consiglio della sottoscritta.

Gardenia #395 marzo 2017

Gardenia #395 marzo 2017

A tal proposito, vi agevolo una foto che ho fatto in vivaio il 7 marzo che vi mostra i germogli delle piantine seminate lo scorso marzo – che hanno già generosamente fiorito durante l’estate 2016 – pronte a fiorire di nuovo:

Platycodon 7 marzo 2017

Platycodon grandiflorus ‘Mariesii’ 7 marzo 2017

Son soddisfazioni ;)

mostre mercato 2017

È stata aggiornata la pagina delle mostre mercato. Ne verranno aggiunte alcune locali (dintorni di Lucca) piuttosto interessanti.

fiori dipinti agli Uffizi

Oggi, la giornata che ci porta dentro l’inverno ma che segna anche il crescere delle ore di luce, mi mancavano un po’ i colori dei fiori – perché, ok il fascino delle erbe secche, però il colore e la giovinezza umida delle corolle di stagione, sono una freschezza per tutti. E per Natale è un vero lusso vedere i grandi musei non troppo affollati.

Hugo van der Goes, Trittico Portinari (particolare), 1476-1478

Hugo van der Goes, Trittico Portinari (particolare), 1476-1478 – Firenze, Galleria degli Uffizi

Auguro a tutti un 2017 di fiori colorati, oro zecchino e lusso sfrenato!

Autumn Planting

Un articolo molto interessante su Dig Delve che illustra le piantumazioni autunnali del giardino. Non solo piante, ma anche note utilissime riguardo proporzioni, scorci e visione architettonica complessiva.

Tricyrtis hirta ‘Miyazaki’

Tricyrtis hirta 'Miyazaki'

Tricyrtis hirta ‘Miyazaki’

Mai avrei pensato che una Tricyrtis seminata il 20 aprile e rinvasata (“minuscola”, leggo dai miei appunti) il 26 maggio, potesse essere in fiore già al 10 di ottobre. E non un fiore isolato su una piantina stentata, una buona fioritura su un ottimo accestimento. Che bella sorpresa!

Dig Delve

Prima di tutto cosa scrivono loro:

Dig Delve is an online magazine focussed on the writing of garden and landscape designer Dan Pearson, edited by and with contributions from his partner, Huw.

We will primarily feature stories about gardens, horticulture, plants, landscape, nature, food growing and eating, but will also be looking at inspirational growers, producers, farmers, makers, cooks, florists, artists and craftspeople – anyone with talent, integrity and a fundamental connection to the natural world. There will be four seasonal issues a year, with stories being added every week.

In pratica una rivista online nata questa primavera, quattro numeri l’anno, le stagioni. L’ho scoperta oggi per caso e anche a una sommaria lettura lascia senza fiato. Hanno questa grande capacità, quei due, di mettere insieme immagini e scritti con la qualità e il peso delle cose vere.

E i font grandi e leggibili, l’occhio senile ringrazia!

echinacea

Avete raccolto i semi delle vostre echinacee? Quando i fiori sono completamente secchi (marroni, compreso il gambo), li tagliate e sgranate il capolino spinoso, i semi sono quei piccoli proiettili chiari che saltano fuori. Li mettete in una busta su cui scriverete il nome della pianta e la data e ve li scordate fino a marzo del prossimo anno.

Echinacea tennesseensis 'Rocky Top'

Echinacea tennesseensis ‘Rocky Top’

Pia Pera

Finalmente ho trovato una cosa che restituisce davvero Pia Pera: la sua voce!

C’è Loredana Lipperini che le parla al telefono durante Fahrenheit del 22 marzo di quest’anno. Secondo me è quello che serve e quello che basta, sentire una voce.

origano

Origanum libanoticum

Origanum libanoticum

Ho seminato l’Origanum libanoticum per la prima volta quest’anno e mi sta dando grandi soddisfazioni. Come molte piante amanti del caldo, è meglio seminarlo abbastanza avanti in stagione; io forse ho esagerato e ho fatto una semina davvero tardiva, il 28 maggio. La germinazione è stata ottima, in una settimana, e i primi rinvasi (le piante erano piccole, ma volevo vederle crescere) il 17 giugno. Ora sono tutte in fiore già da metà luglio, tanto che le sto cimando per farle accestire. Il portamento ricadente, la grande resistenza al caldo e il profumo squisito la rendono una piccola pianta proprio speciale – buona durata anche come fiore reciso.

Platycodon grandiflorus ‘Mariesii’

Platycodon grandiflorus 'Mariesii'

Platycodon grandiflorus ‘Mariesii’

Seminato il 19 marzo, germinato il 9 aprile, rinvasato il 18 aprile: oggi il primo fiore.

chiaro, scuro e metallico

10 luglio 2016

10 luglio 2016

wild at heart

Ci sono questa canzone di Niccolò Fabi e questo articolo di Christian Raimo – se state vivendo un momento di tristezza, achtung!, magari non ascoltatela/leggetelo in sequenza ma fate passare qualche ora frivola tra una e l’altro – bellissimi.

E c’è questo libro

il cui sottotitolo DESIGNING PLANT COMMUNITIES FOR RESILIENT LANDSCAPES è rincuorante e apre nuovi modi di costruire un futuro umano appagante e inclusivo, incurante della rapacità di alcuni. Lo sto leggendo e mi sta insegnando tante cose che presto cercherò di fare vostre.

E poi c’è anche quest’altro libro

che voglio comprare al più presto.

Basteranno le giornate di pioggia?

PS: grazie a chi legge il sito e a chi compra le mie piantine! (L’imbarazzante verità è che vi voglio bene.)

ripicchettare le piantine

Continuiamo il lavoro iniziato con la semina.

Ora le piantine dovrebbero essere nate, soprattutto le annuali che – in genere – hanno una capacità di germinare elevata e veloce. Vi sconsiglio di seminare troppo presto, so che è difficile resistere e a febbraio vorremmo tutti avere qualcosa di verde sotto gli occhi e per le mani, ma tenere i semenzali pieni in giro spesso significa avere piantine stentate soggette a ogni malanno e incidente. Secondo me la semina è un pensiero positivo che ci accompagna nel tempo, ma nella pratica deve essere un atto risoluto, immediato e svelto.

Allium senescens plug, ripicchettare Cleome spinosa 'Violet' plug, ripicchettare in vivaio

Qui sopra vedete come hanno radicato alcune piantine. Indicativamente le annuali più conosciute nascono in una settimana/dieci giorni e in maniera piuttosto regolare, insieme e alla stessa altezza. Anche alcune perenni sono dei bravi soldatini: i Leucanthemum, i lupini, la gaura, la veronica – le prime che mi vengono in mente -, ma molte hanno bisogno di più tempo e crescono alla spicciolata. Siate pazienti e non gettate la spugna – vale a dire non buttate le placche seminate troppo presto, talvolta le sorprese sono positive.
Una cosa che non mi stanco mai di ripetere: appena le piantine sono cresciute e iniziano a vedersi le prime foglie vere, RIPICCHETTATE! non state lì a rimirarle, fare foto e complimentarvi con voi stessi, RIPICCHETTATE! Quando meno ve l’aspettate arriva un lumacone, un fungo, un marciume del colletto e voi rimanete lì storditi a guardare la triste immagine del vostro fallimento. Vita vissuta.

ripicchettare le plug ripicchettare le piantine seminate

Insomma, riempite di terriccio buono dei vasetti, estraete con una leggera pressione la piantina dalla sua sede (potete anche infilare un lapis nel buchino di sgrondo dell’acqua e sollevarla) e mettetela nel nuovo vasetto. Anche se vi sembra piccola, minuscola: alcune piante non amano stare in serra negli alveoli, dove le temperature diventano elevate, circola poca aria e ogni tanto arriva una lucertola a schiacciarle.

Bagnate bene e lasciate i vasi fuori a mezz’ombra per una decina di giorni, due settimane. Date acqua ma non affogatele (le radici non hanno ancora riempito tutto il vaso). Godetevi la crescita – ora sì che potete fare foto e aspettare i like su Facebook.
Dopo che si sono abituate a stare all’aperto e sono un po’ cresciute potete metterle al sole (se sono piante che amano il sole, naturalmente).