A breve verrà aggiornato il catalogo delle piante che coltiviamo, con l’aggiunta delle novità del 2018.
Archive for the 'fioriture' Category
compra un fiore e durerà una settimana,
impara a seminare a avrai fiori per tutta la vita
Sabato 21 aprile dalle ore 9:30 alle 12:30 al vivaio, terrò un corso di semina.
Tutto il materiale sarà fornito dal vivaio, il corso costerà 25 euro ed è destinato a un massimo di 8 persone.
Semineremo insieme alcuni fiori da taglio, tra cui Cosmos, Cleome e Zinnie, poi alcune perenni, sia da taglio che da aiuola.
E alcune sorprese, molte sorprese ;)
Chi è interessato e/o desidera avere informazioni può telefonare (349/6687289) o mandare un’email (info@ilpostodellemargherite.com).
Da domani mi trovate per tre giorni sulle mura di Lucca, per Murabilia. Sono al baluardo San Regolo – quello del Giardino Botanico – allo stand numero 178 (in pratica, se guardate la piantina, il baluardo ha la forma delle picche e il 178 è sulla punta). A presto :)
Come ho già scritto, ho un account Instagram @ilpostodellemargherite dal 16 ottobre dell’anno scorso. Per lo più carico foto di fiori, piante, giardini – anche parecchi semi – e seguo persone che hanno gli stessi interessi: si dà e si prende, si impara e (forse) si insegna.
Per ora vi segnalo @reneredzepinoma che, come avevo già segnalato, è “una specie di animale da pascolo, scopritore di erbe, alghe, licheni e cose vegetali curiose”. Vi consiglio soprattutto le Instagram Stories, dove esce tutto il suo genuino, impetuoso, a tratti pazzo temperamento pronto a provare qualsiasi erbetta in cui incappa.
C’è tanto da ammirare in una persona così avida di esperienze e generosa nel donarle; senza filtri e con molte risate.
Sabato 20 e domenica 21 maggio saremo a Vicopisano alla manifestazione Castello in Fiore.
L’ingresso è gratuito, il tempo è buono, il posto è bello, spero di incontrarvi!
Ecco un seme di Baptisia pendula. L’ho seminata sabato 8 aprile ed è germinata in una decina di giorni, ora le piantine stanno mettendo le prime foglie vere. Vorrei provare alcune specie di Baptisia – questa è a fiori bianchi, ad esempio -perché ho visto che hanno un apparato radicale davvero forte e sanno far fronte sia al caldo estivo che al freddo invernale. Poi sono bellissime, certo.
Se avete comprato Gardenia di marzo, magari avete visto che nella sezione dei lavori del mese, Cristina Zaza propone la semina dei Platycodon, con qualche consiglio della sottoscritta.
A tal proposito, vi agevolo una foto che ho fatto in vivaio il 7 marzo che vi mostra i germogli delle piantine seminate lo scorso marzo – che hanno già generosamente fiorito durante l’estate 2016 – pronte a fiorire di nuovo:
Son soddisfazioni ;)
Mi è arrivato il numero 10 della rivista The Plant Magazine (che prima si chiamava The Plant Journal).
Qui trovate alcune cose; naturalmente per leggerlo occorre acquistarlo.
Mi sembra inutile specificarlo – è abbastanza evidente – ma le cose di cui parlo qui non hanno un intento pubblicitario. Non ho una posizione in merito al marketing via web, a volte mi piace e a volte no. A volte è deprimente, altre volte intelligente e simpatico, penso che siamo ancora in una fase embrionale e sono convinta che prenderà direzioni inaspettate: mi incuriosisce.
Nella fattispecie, mi servirebbero delle cesoie ;)
Oggi, la giornata che ci porta dentro l’inverno ma che segna anche il crescere delle ore di luce, mi mancavano un po’ i colori dei fiori – perché, ok il fascino delle erbe secche, però il colore e la giovinezza umida delle corolle di stagione, sono una freschezza per tutti. E per Natale è un vero lusso vedere i grandi musei non troppo affollati.
Auguro a tutti un 2017 di fiori colorati, oro zecchino e lusso sfrenato!
Abbiamo aggiunto un po’ di socialità al sito: ci trovate anche su Instagram @ilpostodellemargherite. Ci sono foto del vivaio, dei fiori che coltiviamo e di alcuni che vediamo in giro, composizioni secche e fresche, giardini, tutto quello che più o meno ci piace.
Come vedete nella nota in breve:
Tutte le immagini sono originali e seguono le stagioni e le inclinazioni del momento, in libertà.
quindi sentitevi liberi anche voi di guardarci e usarci come meglio credete.
Mai avrei pensato che una Tricyrtis seminata il 20 aprile e rinvasata (“minuscola”, leggo dai miei appunti) il 26 maggio, potesse essere in fiore già al 10 di ottobre. E non un fiore isolato su una piantina stentata, una buona fioritura su un ottimo accestimento. Che bella sorpresa!
L’ho vista per la prima volta qui
GARDENS ILLUSTRATED n. 165 – settembre 2010. Mi rendo conto che la foto è piccola e non si distingue (ho anche rischiato la vita, o quantomeno un femore, per recuperarla dai vecchi numeri riposti in libreria e fotografarla, e niente, le mie immagini erano anche più incomprensibili), ma fidatevi: rimane impressa e causa desiderio acuto. Senza dubbio va usata con criterio, altrimenti rimane poco più di un cespuglio sgraziato.
I suoi punti di forza, se allevata ad alberello, sono il tronco chiaro e liscio, le foglie carnose glauche, il portamento aperto, spargolo, che si fa addomesticare facilmente con le cesoie. I fiori sono i classici del genere, tubulari, di un giallo un po’ sporco, cattivo e arrivano raccolti a mazzetti, a profusione. Resistentissima al caldo, all’asciutto e al salmastro, non altrettanto al freddo; qui in vivaio la ritiro in serra fredda e se la sfanga alla grande. Vive e fiorisce bene anche in vaso.
Se abitate al sud, attenzione!, può disseminarsi con una certa energia – a Lucca non è invasiva.
Come piccolo albero raggiunge i 3 m di altezza.
Era già da qualche anno che non mettevo in produzione questo Eupatorium, non perché avesse smesso di piacermi, ma voglio sempre provare cose nuove e qualcosa resta indietro, è inevitabile. Mi aveva fatto anche lo scherzo di ricomparire all’improvviso, inatteso, alla base di un montante della zona ombreggiata – toh, e tu che ci fai lì!? Vi assicuro, erano già esauriti da un paio d’anni e chi ci pensava più, ma sono tornati da soli. A volte capita: una pianta ci abbandona, apparentemente, poi per qualche ragione – forse smuoviamo la terra che ne contiene i semi – un semino è vitale e torna in superficie, beve, prende il sole, muore lui e nasce la pianta. Queste però le ho seminate io il 17 maggio.
Se avete un posto un po’ all’ombra, magari umido, provate l’Eupatorium coelestinum. È probabile che dove avete scelto di metterlo a un certo punto sparisca, però senz’altro ricomparirà dove gli piace di più.
È alto 60/70 cm, la foglia è verde tenero, il fiore di un azzurro luminoso particolarissimo arriva tra luglio e ottobre. In estate, se ha patito la sete e ha un aspetto dimesso, potete tagliarlo al piede e riparte senza problemi. Sparisce completamente in inverno. Ma ritorna!
Avete raccolto i semi delle vostre echinacee? Quando i fiori sono completamente secchi (marroni, compreso il gambo), li tagliate e sgranate il capolino spinoso, i semi sono quei piccoli proiettili chiari che saltano fuori. Li mettete in una busta su cui scriverete il nome della pianta e la data e ve li scordate fino a marzo del prossimo anno.
Stiamo aggiornando le pagine del catalogo. Se desiderate che portiamo qualche pianta a Murabilia (Lucca) o ad Harborea (Livorno), basta mandare un’email o telefonare e lo faremo con piacere.
Ho seminato l’Origanum libanoticum per la prima volta quest’anno e mi sta dando grandi soddisfazioni. Come molte piante amanti del caldo, è meglio seminarlo abbastanza avanti in stagione; io forse ho esagerato e ho fatto una semina davvero tardiva, il 28 maggio. La germinazione è stata ottima, in una settimana, e i primi rinvasi (le piante erano piccole, ma volevo vederle crescere) il 17 giugno. Ora sono tutte in fiore già da metà luglio, tanto che le sto cimando per farle accestire. Il portamento ricadente, la grande resistenza al caldo e il profumo squisito la rendono una piccola pianta proprio speciale – buona durata anche come fiore reciso.
Seminato il 19 marzo, germinato il 9 aprile, rinvasato il 18 aprile: oggi il primo fiore.
L’Oenothera speciosa è una di quelle piante che non hanno paura di niente: l’ho vista prosperare e moltiplicarsi nelle condizioni più disparate e avverse. Apparentemente indistruttibile, non ama le primavere piovose, ma di sicuro si sarà disseminata in qualche angolino riparato, nella ghiaia – controllate anche il giardino del vicino, i semi sono minuscoli e volano in tutte le direzioni. L’altezza contenuta (neanche 30 cm), il fiore grande ma leggero e il fogliame insignificante la rendono una pianta graziosa pur nell’innata propensione a diffondersi; di solito si trova un suo spazio e lì mette radici, spesso proprio dove è opportuna.