Monthly Archive for May, 2015

a casa di Noel

Ho già manifestato stima nei confronti di Noel Kingsbury, che leggo sempre volentieri, soprattutto quando riesce a stanare Piet Oudolf. Ora ho scoperto (grazie a The Garden di aprile) che accanto alla sua casa nell’Herefordshire – con un grande giardino nel quale Noel coltiva, sperimenta e studia la coesistenza/competizione delle erbacee perenni sia spontanee che create per il giardino – gestisce un b&b: The Pavillion.
Mi raccomando, se andate a trovarlo portategli i miei saluti!

Gillenia superstar

Gillenia trifoliata

Gillenia trifoliata


No, non è una nuova specie, è una delle mie piante preferite, quindi è superstar ai miei occhi: vorrei vederla ovunque. La bellezza delicata della foglia, gli steli rossi, i fiori a stella spettinata che quando appassiscono semplicemente volano via, c’è di che preferirla! E soprattutto viene bene anche qui da noi, estate implacabile compresa, messa a mezz’ombra se la cava egregiamente.

Una sola richiesta, cara Gillenia: cerca di aumentare la germinabilità dei tuoi semi.

Buddleja globosa

Buddleja globosa

anche la Buddleja globosa ha caldo oggi!

È inutile, a me le buddleje piacciono: diventano grandi, a momenti in stagione anche sgraziate, però sono così generose e profumate. Amatissime non solo dalle farfalle, ma anche dalle api e (non dovrei dirlo) dalle formiche (don’t worry, quelle a vegetazione invernale, che hanno fiori dolci, cerosi e spandono profumo tipo bomboletta).
Questa in particolare diventa molto grande e ha una fioritura, pur bellissima (quasi arcaica, sia per colore che per forma), abbastanza limitata nel tempo, quindi inadatta ai piccoli giardini, ma da naturalizzare nei luoghi aperti, in libertà.

Amsonia

foglie di Amsonia

foglie di Amsonia

La differenza principale fra le tre Amsonia che coltivo in vivaio è nella dimensione delle foglie; come si vede bene dalla foto, da sinistra ci sono la illustris, la tabernaemontana e la hubrichtii. Tutte cambiano colore in autunno, quella forse più spettacolare è la hubrichtii che diventa d’oro (anche le altre, però perdono prima il fogliame) per un lungo periodo di tempo.

Penstemon blu

Penstemon ovatus

Penstemon ovatus


È il Penstemon più blu che ci sia – e il blu dei fiori è spesso un viola, ma questo fa sul serio. Molto resistente alle nostre estati calde, vuole un posto al sole e sopporta a fatica i ristagni invernali o primaverili (bene tra le pietre e in mezzo alla ghiaia).
Rispetto al P. grandiflorus è un po’ più tollerante dell’umidità invernale e dei terreni pesantemente argillosi.
Se volete andare sul sicuro, il più versatile rimane il P. digitalis, garantito anche nell’argilla e con il fogliame che d’autunno vira in rosso fuoco.

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