Yearly Archive for 2014

stasera Report: i biofurbi

Questa sera alle 21:45 su Rai 3 c’è una puntata molto interessante di Report sulla coltivazione biologica del riso e sui cosmetici bio. Io sono cresciuta in Lomellina, tra i chicchi di riso e le zanzare, e sono davvero curiosa di vedere quest’indagine.

il vero giardino planetario

State seguendo le avventure di Samantha Cristoforetti? È così bello vederci da lontano, sembriamo quasi carini!

la cura dei piccoli spazi

Si diceva ieri del giardino della Sutton House a Londra; trovate notizie complete qui, in quest’altra pagina pdf ci sono informazioni puntuali sul progetto: la comunità che l’ha portato avanti, il coinvolgimento dei locali, il progetto ufficiale sottoposto al giudizio e alla fine interamente finanziato dal fondo per i Pocket Parks istituito dal sindaco di Londra.
Il Pocket Parks Programme fa parte di un impegno di più ampio respiro preso a partire dal 2009 da Boris Johnson: il London’s Great Outdoors (pdf), un programma di miglioramento delle strade, delle piazze, dei parchi, dei canali e delle banchine della città – sono solo sedici agili pagine e si leggono con piacere, viene spiegato perché e come un progetto di riqualificazione di questo tipo è considerato strategico su più fronti, dalla sicurezza, al piacere di vivere il proprio quartiere, alla salute pubblica.
Al momento ci sono cento pocket parks, e da questa cartina si può vedere dove sono e qual è lo stato di avanzamento dei lavori.

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L’ultima meta alternativa è il Ditchling Museum of Art + Craft nell’East Sussex, vicino a Brighton, un piccolo museo (un pocket museum?) di arte e artigianato restaurato e ampliato l’anno scorso.

how to make your life with the natural world around you (dal video introduttivo)

mete alternative

Vidi il giardino di Gertrude Jekyll presso il castello di Lindisfarne per la prima volta sul numero due (ottobre 2005) della rivista Rosanova – a tutt’oggi, secondo me, uno dei migliori e con la copertina più bella (al momento è esaurito, ma meriterebbe di essere ripubblicato).

È un giardino molto piccolo, quattro muri in pietra grigia e una porta in legno dilavato lo delimitano facendolo diventare un concentrato di vita terrestre colorata in mezzo a un mare verde punteggiato di pecore, con il mare vero lì vicino.
Ha molto più a che fare con l’arte contemporanea che con l’arte dei giardini, soprattutto perché lo fa suo malgrado, senza volontà e senza sforzo, con la potenza assoluta di un richiamo a cui non si resiste. Non per niente Roman Polanski girò qui “Cul-de-sac”.

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Il giardino di Piet Oudolf presso il centro artistico di Hauser & Wirth nel Somerset perché è fresco d’impianto, appena uscito dalle carte del progettista e dai vasetti dei vivai.

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Il pocket park della Sutton House di Londra, una casa di epoca Tudor il cui cortile è stato bonificato e riprogettato di recente.

Ma di questo (e un altro bel progetto) vi parlo domani perché merita un approfondimento e una riflessione che ora non ho tempo di fare.


(Sembra ci si diverta parecchio a Sutton House!)

The Living Landscape

Se non sapete cosa regalarmi a Natale:

È un libro di Rick Darke (che conosco e apprezzo per un libro sulle graminacee che spesso consulto) e Doug Tallamy, di cui non ho mai letto niente, ma che mi incuriosisce. Su Amazon potete avere un’idea dei contenuti, dando un’occhiata mi sembra interessante e poi è nuovissimo: luglio 2014.

Nota: potete farmi regali anche se non ci conosciamo di persona, non mi crea nessun imbarazzo. Grazie :)

Tokyo Green Space

Tokyo Green Space è un sito che si occupa di piante e di persone che portano la natura all’interno delle grandi città, nella fattispecie Tokyo, ma non solo.

DAILY STYLE #1 JARED BRAITERMAN from BELL STREET FILM on Vimeo.

fin da piccoli

Non è obbligatorio amare i fiori, fare l’orto, godere dello stare all’aperto. Però esiste un grado zero di conoscenza della natura che andrebbe frequentato, quantomeno rispolverato ogni tanto. Ho l’impressione che la civiltà complessiva di un popolo sia legata anche al piacere di osservare con serietà e interagire in modo semplice con l’intorno, fin da piccoli.
Avete visto che belle le iniziative della RHS per le scuole?

Aroma-Zone

Mi vengono spesso chieste notizie riguardo alle (eventuali) caratteristiche medicamentose, officinali o semplicemente culinarie delle piante che coltivo. Di solito metto le mani avanti, dichiaro la mia totale ignoranza in materia e chiarisco che la mia è una produzione ornamentale. È certo che facendo questo mestiere ormai da qualche anno e avendo un interesse vero per le piante, qualche nozione l’ho imparata e qualche utilizzo collaterale lo conosco; a volte, se l’argomento mi interessa, vado a cercare, mi informo e combino qualche intruglio di dubbia efficacia. Sì, sono ancora viva.
Se vi piace pasticciare con creme, essenze, estratti e tutto quel che serve per fabbricare a casa vostra cosmetici partendo dalle sostanze di base pure e biologiche, dovete conoscere Aroma-Zone. Leggo e riassumo dal loro catalogo: A-Z è un sito internet nato nel 2000 dalla passione della famiglia Vausselin (padre e madre ingegneri chimici, figlia ingegnere di produzione) per gli oli essenziali e le piante. Ma la cosa secondo me più interessante e per la quale davvero il sito è impagabile sono le fiche technique: per ogni prodotto c’è una scheda tecnica dettagliatissima, con il nome scientifico, la parte utilizzata, il paese d’origine e un sacco di altre informazioni utili.

Io sono stata nel negozio di Parigi e mi hanno dovuta trascinare via a forza, per dire.

Inglorious Fruits and Vegetables

nomi che cambiano

Ripetendo forte dentro di noi il mantra:

scientific accuracy is important, but sometimes compromises have to be made

vi invito a leggere sulla rivista della Royal Horticultural Society di luglio l’articolo Why do plant names change, con un approfondimento su Aster/Symphyotrichum.
Amici, ce la possiamo fare, forse.

Masino, autunno 2014

È arrivato un comunicato che riguarda gli orari della mostra-mercato di Masino per quest’autunno; ne do notizia qui, così che le persone interessate prendano nota:

venerdì 17 ottobre
ore 11.30 apertura per gli invitati e i soci FAI e Accademia Piemontese del Giardino
ore 14.30 apertura al pubblico
ore 18.30 chiusura

sabato 18 e domenica 19
ore 9.30 apertura
ore 18.30 chiusura

La fiera si chiama “Due giorni per l’autunno”, ma dall’anno scorso si svolge in tre giorni.

GARDENISTA

Un sito che ultimamente visito spesso e che talvolta mostra ottime soluzioni per il giardino, anche solo un’atmosfera a cui ispirarsi, è GARDENISTA. Ci sono tante belle foto che illustrano in maniera chiara vari argomenti riguardanti il vivere fuori e – così mi pare perché forse è una mia mania – mostrano i luoghi intermedi dentro/fuori, con soluzioni a tratti portentose che possiamo aggiustare in base alla realtà delle nostre case e dei nostri giardini (piccoli o grandi che siano). Naturalmente si tratta di un sito in cui vengono proposti oggetti da comprare, con i limiti che ciò impone: in sostanza prezzi altissimi per cose anche banali, ma regala a piene mani idee e soluzioni ingegnose, tutto con quel gusto contemporaneo per la bella immagine.
In particolare se andate sulla photo gallery, potete inserire diversi criteri di ricerca – materiali, paesi, stili, colori, etc – e trovare proprio quel particolare carattere che desiderate dare al giardino. Oppure nella stringa di ricerca generica potete mettere il nome di una pianta e trovate gli articoli in cui viene menzionata; ho dato un’occhiata e le indicazioni sono abbastanza precise.

C’è da perdersi, ma almeno abbiamo la scusa di farlo per la nostra crescita estetico-botanica, e poi lo sanno tutti che il naufragar, eccetera.

fioriture veloci

Tra le cose che mi vengono chieste più spesso – con la voce bassa e la ruga in fronte – c’è: “ma quando fiorisce?”, aspettandosi in risposta quanto meno “l’anno prossimo”, se non “nel giro di un paio d’anni, forse tre”. Ebbene, amici, state sereni: la maggior parte delle erbacee perenni fiorisce il primo anno. Con i dovuti distinguo, se a settembre metto a dimora una Digitalis purpurea, un’Euphorbia characias o qualsiasi altra pianta a fioritura primaverile, dovrò aspettare la fine dell’inverno per vederne i fiori, ma moltissime erbacee estivo-autunnali seminate a marzo fanno i fiori nel giro di tre/quattro mesi.
Vi agevolo una foto:

22 luglio 2014 - il posto delle margherite

22 luglio 2014

Nell’immagine potete distinguere:
Verbena rigida = semina 7 marzo, inizio germinazione 2 aprile, rinvaso 21 maggio
Linaria purpurea = semina 7 marzo, inizio germinazione 19 marzo, rinvaso 16 aprile
Eryngium yuccifolium = semina 7 marzo, inizio germinazione 6 aprile, rinvaso 20 aprile (era Pasqua!).

E se non siete convinti, eccone un’altra:

il posto delle margherite - 22.7.2014

22.07.2014

qui ci sono una Verbena hastata ‘Pink Spires’ (semina 7 marzo, inizio germinazione 2 aprile, rinvaso 3 giugno), un’Echinacea purpurea ‘Alba’ (semina 12 marzo, inizio germinazione 26 marzo, rinvaso 17 aprile) e un’Agastache rugosa (semina 14 maggio, rinvaso 15 giugno).

Potrei metterne altre, anzi, addirittura alcune hanno già fiorito e terminato, la Salvia nemorosa, ad esempio. Per non parlare della Verbena bonariensis e della Gaura lindheimeri, praticamente sempre in fiore, come pure molte varietà di Nepeta, l’Helenium e la Boltonia.

The Garden – semina e talee

Come avevo già detto, “The Garden” il mensile degli abbonati alla RHS, è una buona rivista che offre molte nozioni pratiche. Spesso gli approfondimenti si trovano in formato pdf sul loro sito; in particolare a gennaio parlarono di semine. Ora è troppo caldo per seminare, vi consiglio di inserire cuttings (talee) nella stringa di ricerca, escono tante cose interessanti che vi aiuteranno in un lavoro semplice e di grande soddisfazione.

giugno fiorito

7-8 giugno 2014, a giugno nei vivai della lucchesia, le essenze di lea

Il prossimo fine settimana saremo al vivaio “Le essenze di Lea” per festeggiare i fiori di giugno. Quindi oggi e domani divertitevi pure al mare, ma sabato 7 e domenica 8 siate dei nostri!

soluzione indovinafiore

Da sinistra in alto: Phacelia tanacetifolia, Cosmos bipinnatus ‘Dazzler’, Penstemon grandiflorus, Penstemon digitalis, Dianthus plumarius ‘Roseus’, Nepeta ‘Six Hills Giant’, Tulbaghia violacea, Penstemon digitalis ‘Husker’s Red’, Dianthus deltoides ‘Confetti Deep Red’, Verbena bonariensis, Dianthus barbatus var. nigrescens ‘Sooty’, Gaura lindheimeri.

A proposito di nomi, se vi piace fare i cartellini con i nomi delle piante che avete in giardino, vi do un consiglio: se volete che ciò che avete scritto duri in eterno usate il LAPIS. Non esiste pennarello indelebile (o scritta stampata) che batta il LAPIS; sotto il sole, la pioggia, la terra, qualsiasi “indelebile” svanisce, è solo una questione di tempo, ma il LAPIS non tradisce mai. Io ogni tanto trovo, nei meandri del vivaio, qualche cartellino di più di dieci anni fa ancora perfettamente leggibile!

indovinello

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Sapete indovinare il nome di ciascun fiore qui sopra? Domani la soluzione.

oggi in vivaio – Digitalis

Digitalis obscura 'Dusky Maid'

Digitalis obscura 'Dusky Maid'

Digitalis obscura - 23.5.14

Digitalis obscura - 23.5.14

oggi in vivaio – Amsonia

Amsonia illustris

Amsonia illustris

È un’Amsonia con il fogliame più largo rispetto alla tabernaemontana e alla hubrichtii. L’infiorescenza è pressoché uguale: fiori stellati medi riuniti in cima agli steli, color blu pallido sfumato. Crescita lenta ma pianta molto affidabile nel tempo* = ha una vita luuuuuuunga. Fogliame giallo brillante in autunno.

* Informazione confermata, oltre che dall’esperienza, dal libro di Piet Oudolf & Noel Kingsbury, Planting: a new perspective, che alla fine riporta un’utilissima guida sulle caratteristiche di molte piante di uso comune (beh, comune… in ambienti già avanti sulla strada del giardinaggio di qualità). In una casellina, le piante vengono suddivise in base alla Long-term performance, in poche parole alla longevità, e le Amsonia sono LL vale a dire Notably long-lived.