Stamane presto pioveva. La pacchia è durata poco, perಠalmeno mi permette di essere qui piuttosto che al vivaio. Ci vorrebbe proprio una giornata intera di quella bella pioggia vera, lenta e inesorabile, che lava tutto e lascia le piante rinvigorite, fresche, croccanti e cresciute. Invece è tutto un impasto di terra fine, afa e atmosfera fungina. Che ci volete fare. E ora ci si mette anche il gatto che mi salta sulla tastiera e mi fa fare gqntzpstttpghnà²à²à²à² a profusione.
Mi consolo con la lettura.
Ho letto, appunto, che Gilles Clà©ment si oppone alle decisioni in materia di pianificazione territoriale del nuovo presidente Sarkozy. Apprendo dal COMMUNIQUE che si riferisce soprattutto alla scarsa attenzione ambientale e alla rinuncia al controllo dello sviluppo industriale e dei trasporti. Per questo motivo Clà©ment lascia alcuni incarichi in Francia e decide di occuparsi esclusivamente di quei progetti che gli permettono di perseguire l’idea e mettere in pratica il Jardin Planà©taire.
Io non sono cosଠaddentro alle questioni francesi per formulare un giudizio compiuto e sensato sui possibili sviluppi della politica di Sarkozy, ma apprezzo un pianificatore che compie delle scelte privandosi di alcuni incarichi.
Nella fattispecie, Gilles Clà©ment ha partecipato al festival di architettura che si è svolto a Cagliari alla fine di giugno, il cui tema principale è stato “Scrivere i paesaggi”. Leggo dal sito:
In quattro giorni di incontri, progettisti e autori, filosofi e designer, esponenti delle istituzioni e giornalisti saranno attori di un dialogo generale che le discipline e i differenti saperi hanno instaurato da tempo. L'interazione tra i vari modi di indagine del paesaggio e dello spazio costruito ha già fornito occasione di confronti fecondi dal punto di vista intellettuale e progettuale. Il festival puಠessere la piattaforma ideale per presentare a un pubblico vasto ma anche specialistico l’aggregato di questi risultati e dei progetti in corso d’opera.
A me interessa soprattutto la realizzazione dei progetti in corso d’opera: il passaggio – cosଠproblematico in Italia – dall’indagine teorica alla traduzione pratica.
Vedo nelle note che si parla del parco archeologico di Tuvixeddu, a Cagliari, un’importante necropoli punica con tombe a pozzo dietro la quale si estende un profondo canyon artificiale – il luogo è stato una cava per l’estrazione di materiale edilizio fino al secolo scorso. Qui una foto aerea del sito.
La nota termina cosà¬:
Per vivere la dimensione affascinante e curiosa di questo sito, preparatevi a un viaggio in Sardegna. Che non sarà tra troppo tempo: lo stesso Renato Soru [il Presidente della Regione Sardegna] è intervenuto in chiusura confermando le buone probabilità di realizzare a breve questo progetto.
Il gatto intanto si è addormentato. Speriamo che non si svegli all’improvviso e con uno stiracchiamento cancelli tutto.