Eccoci alla fine di ottobre, nel mezzo di un autunno bello e impossibile. E’ piovuto pochissimo in questi due mesi e la temperatura, a parte lo scorso fine settimana, è stata mite e avvolgente. La mia stagione preferita talvolta mette sete – non so se capita anche a voi, ma quando non piove per un po’ io sento la necessità di bere, preda di una esasperata empatia vegetale.
Ho tante cose da dire e mi vengono in mente tutte insieme in modo sconclusionato, abbiate pazienza.
Prima di tutto è uscito il nuovo numero di ROSANOVA (nota: il sito non è stato aggiornato, trovate ancora la copertina di luglio) ed è bellissimo. Guido Giubbini ci parla dei fiori della Val Maira (in provincia di Cuneo) alla sua maniera vibrante e arguta, legando le parole alle immagini in un intreccio che diventa poesia e pamphlet. A corredo, la recensione del libro “Flora Alpina” di David Aeschimann, Konrad Lauber, Daniel Martin Moser, Jean-Paul Theurillat edito da Zanichelli in tre volumi, che viene voglia di acquistare subito. In certi casi l’esitazione dovuta al prezzo (190 euro) viene meno considerando che si tratta di un’opera frutto di cinque anni di puntuale osservazione, raccolta e identificazione delle entità descritte. Gli autori, infatti, non si sono basati unicamente su sistemi di riconoscimento informatico, ma hanno effettuato “fisicamente” sul campo i loro rilevamenti, perchà© nessun modello matematico vale la conoscenza intuitiva forgiata da anni di pratica. E’ inutile, osserva ironicamente Spichiger, parlare tanto di biodiversità se non esistono più i professionisti in grado di individuarla.
Il prossimo numero di ROSANOVA sembra fenomenale: verranno trattati tre giardini di Piet Oudolf e la casa/giardino/progetto di Gilles Clà©ment a La Vallà©e. Non vedo l’ora!
A Guastalla ho incontrato di nuovo Silvia Assolari ed Elisa Tomat di SemeNostrum. Ho comprato i semi di Briza media, Dianthus carthusianorum e Globularia punctata Lapeyr. – e ricevuto in omaggio una bustina di Dianthus barbatus L. – che seminerಠla prossima primavera.
Sto riguardando l’intero catalogo, sistemando e puntualizzando qua e là . Appena avrಠpiù tempo aggiornerಠtutto il sito e proporrಠla vendita per corrispondenza. Dalla prossima stagione desidero produrre anche un catalogo cartaceo; il primo e secondo anno di attività avevo redatto un piccolo catalogo che distribuivo durante le fiere, da quando ho il sito cerco di mantenere sempre vivo e aggiornato l’elenco delle piante (da questo punto di vista internet si rivela un mezzo utilissimo, elastico e capiente, giorno dopo giorno), ma mi rendo conto che la tangibilità della carta sia indispensabile, talvolta.